PINO DI LUCCIO S.I., Introduzione

IRENE PEDRETTI, “Ad agendum strenue in posterum”. Il fondo Varia Spiritualia conservato all’Archivio Storico della PUG con un approfondimento su due testi in italiano degli Esercizi spirituali

Questo articolo di Irene Pedretti analizza il fondo Varia Spiritualia conservato presso l’Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana (APUG), con un approfondimento su due testi italiani degli Esercizi spirituali di Sant’Ignazio di Loyola. L’autrice evidenzia come gli Esercizi presentino numerose varianti testuali che non corrispondono alla tradizione della Vulgata o alle prime versioni italiane manoscritte o a stampa. Vengono riportati, in parallelo, i testi della Resurrezione di Lazzaro in tre diverse versioni. Pedretti osserva come la fluidità del testo degli Esercizi e dei testi che li accompagnano sia un tratto distintivo, con possibilità di cambiamenti, errori e interpretazioni dovuti alla varia natura dei manoscritti. Nonostante si ritenga che la stampa serva a definire un testo corretto, l’autrice evidenzia casi di contaminazione stilistica dal manoscritto all’edizione e viceversa. La conclusione dell’articolo contiene alcune riflessioni sul lavoro negli archivi storici, sottolineando l’importanza di attività di formazione e divulgazione. Viene menzionata la collaborazione di studenti e ricercatori con l’APUG, in particolare sui progetti di edizione critica dei testi presenti sulla piattaforma GATE.

MARTÍN MORALES S.I., La ricezione degli Esercizi Spirituali: testimonianze documentali

Il testo analizza la pratica degli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio da una prospettiva storica, considerandola come un processo di comunicazione e appropriazione di un testo. L’autore sottolinea l’importanza di studiare la ricezione del testo da parte dei destinatari originari, poiché la comunicazione avviene solo nel momento della comprensione. Il testo è sempre relativo a una certa società e le sue aspettative sono orientate a non frustrare quelle dei lettori. L’enorme produzione di testi manoscritti e a stampa sugli Esercizi ha portato a una proliferazione di variazioni, obbligando a nuove selezioni per stabilire ciò che si considera identitario. La figura del direttore degli Esercizi è stata un modo di controllare l’incertezza dell’interpretazione del testo e riorientare eventuali delusioni delle aspettative da parte dell’esercitante. L’autore riconosce l’inafferrabilità del concetto di “spiritualità”, che è essenzialmente storica e ha come referente il sistema sociale in cui circola. Infine, l’Autore sottolinea le difficoltà dello storico nell’affrontare l’enorme mole di dati non selezionati ma accumulati, che rende impossibile unire causalmente le reti di eventi in una trama coerente.

FRANCO IMODA S.I., Psychology and Ignatian Spirituality: Status Questionis

Questo articolo esplora la relazione tra psicologia e spiritualità ignaziana, sottolineando l’importanza di sviluppare un’antropologia adeguata che integri i contributi di entrambi i campi. L’autore evidenzia come gli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio richiedano un approccio che tenga conto della soggettività concreta della persona, considerando la sua dimensione dinamica e di sviluppo. Vengono presentate sei condizioni per un’antropologia adeguata:

  1. Una concezione concreta e storica della persona, che includa sia l’approccio induttivo che quello deduttivo.
  2. Una concezione dinamica della persona, che consideri la sua capacità di scelta e auto-trascendenza.
  3. Un’apertura al mistero e all’antinomia fondamentale dell’essere umano, tra vocazione sublime e fragilità.
  4. Una teleologia e motivazione compatibili con un’antropologia religiosa o cristiana.
  5. Attenzione allo sviluppo e alle difese caratteristiche di ciascuna persona.
  6. Una visione autentica della libertà umana, che superi il determinismo e le illusioni.

L’autore sottolinea come la psicologia possa contribuire a portare le ferite nascoste alla luce per aprirle alla grazia della guarigione e orientare le decisioni verso l’auto-trascendenza. Viene citato il pensiero di Ricoeur sul ruolo simbolico e teleologico dei sogni. Viene inoltre evidenziata l’importanza del dialogo e della sintesi tra teologia spirituale e psicologia per un approccio adeguato agli Esercizi Spirituali.

ADELSON ARAÚJO DOS SANTOS S.I., La spiritualità ignaziana nell’assemblea sinodale

L’articolo esplora come la spiritualità ignaziana, in particolare il metodo della “conversazione nello Spirito”, sia rilevante per il cammino sinodale della Chiesa. L’autore sottolinea l’importanza del discernimento comunitario per comprendere i “segni dei tempi” e prendere decisioni pastorali oculate. Vengono evidenziate alcune caratteristiche chiave della “conversazione nello Spirito”:

  1. Permette un ascolto autentico e un discernimento di ciò che lo Spirito dice alle Chiese.
  2. Genera un mondo vitale condiviso attraverso l’intreccio armonico di pensiero e sentimento.
  3. Porta alla conversione, vivendo l’esperienza della condivisione nella luce della fede e nella ricerca del volere di Dio.

L’autore sottolinea il valore missionario, ecclesiologico e pneumatologico di questo metodo, che aiuta a passare dall'”io” al “noi” e a unificare la persona in un’integrazione vivente di elementi umani e divini. Infine, vengono delineati i principali momenti della “conversazione nello Spirito” utilizzata nelle diverse fasi del cammino sinodale: preghiera personale, prima condivisione, silenzio orante, seconda condivisione, sintesi e preghiera finale.

STUDI E RICERCHE
JOSÉ CARLOS COUPEAU S.I.,
Are we promoting the institutionalization/clericalization of Ignatian discernment?

Il documento analizza la rilevanza del discernimento spirituale, in particolare il discernimento ignaziano, nel contesto contemporaneo. L’indagine inizia dimostrando che il termine “discernimento” è diventato comune in vari campi, tra cui l’arte e la ricerca accademica. La ricerca si concentra sul discernimento spirituale e una possibile specificazione di esso, il discernimento ignaziano. Utilizzando la teoria di F. Campagne, l’analisi meticolosa delle pubblicazioni accademiche e delle esortazioni pontificie di Papa Francesco mostra che il discernimento ignaziano non è stato influenzato dalle politiche critiche della Compagnia di Gesù. L’indagine conclude che il discernimento ignaziano ha avuto un impatto significativo sulla Chiesa e sui fattori attuali che favoriscono il discernimento.

RIFLESSIONI E TESTIMONIANZE
MARIA LUISA BERZOSA GONZÁLEZ F.I.,
Esercizi spirituali e sinodalità

Maria Luisa Berzosa González riflette sulla spiritualità ignaziana all’interno dell’Assemblea Sinodale. La spiritualità ignaziana, che si basa sull’incarnazione e l’ascolto del cuore, è stata presente anche nell’assemblea sinodale. La facilitatrice ha coordinato un gruppo che preparava materiali per esercizi spirituali e ha partecipato alla Commissione di Spiritualità e alla Commissione della Comunicazione. La spiritualità ignaziana è stata caratterizzata dalla libertà di espressione e dall’ascolto profondo dei membri del gruppo. La conclusione evidenzia l’importanza di ascoltare il Signore e di essere attenti ai rischi del formalismo, dell’intellettualismo e dell’immobilità, auspicando una nuova assemblea sinodale che sia un’opportunità per ascoltare la volontà di Dio nel momento storico attuale.

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